Fase 3: esperienza, empatia
Per curare le nostre ferite interiori, dobbiamo essere vigili e dobbiamo riconoscere i modelli di comportamento che sono radicati nella ferita interiore e dobbiamo assumerci la responsabilità di quel comportamento.
Quando la tristezza, l’infelicità, la gelosia o la rabbia riappaiono nella nostra vita, non dovremmo rivolgere la nostra attenzione a ciò che ci circonda, cercando una ragione per il nostro comportamento dettata da emozioni negative. Invece, concentrati sull’emozione specifica stessa. Ad esempio, se proviamo rabbia, sperimentiamola al massimo. Vediamo e sperimentiamo appieno com’è quell’emozione.
Passaggio 4: ritorno
Una volta che abbiamo sperimentato al massimo le emozioni di dolore, infelicità, gelosia o rabbia, proviamo a tornare indietro nel tempo e trovare la radice di quelle emozioni, la ferita interiore originale che alimenta quella particolare emozione.
Potremmo trovare una serie di piccole ferite, ma non fermiamoci alle prime, proviamo a scavare più a fondo e sveliamo la prima. Esaminare come e in quali circostanze è stata provocata quella particolare ferita interna.
Potremo farlo, poiché il nostro passato è lì con noi, esiste lì, solo inconsciamente. Ora portiamo intenzionalmente quelle ferite alla luce della coscienza.
La ferita mentale si aprirà per noi. Non c’è niente che dovremmo fare con quella ferita interiore. Tutto quello che dobbiamo fare è stare all’erta, osservare con tutta la nostra attenzione.
Non dobbiamo permettere alla mente di iniziare a lavorare su di noi, a esprimere giudizi sulla situazione in cui abbiamo ricevuto l’infortunio.
Se la mente inizia a lavorare, il processo di incolpare gli altri per la responsabilità non cesserà mai e la ferita mentale non guarirà mai in noi. Inoltre, sarà anche peggio.
Ogni volta che ne abbiamo l’opportunità, nel momento di tristezza, infelicità, gelosia o rabbia, dobbiamo tornare al nostro passato.
In questo modo, avremo sempre più esperienza nel rilevare ferite mentali sullo sfondo delle nostre emozioni negative e comportamenti inaccettabili.
Passaggio 5: ripristino
Osserviamo in stato di allerta e senza giudicare come si è prodotta in noi una particolare ferita mentale.
Osservando ed essendo attenti, riconosceremo i modelli condizionati della mente e questo è l’unico modo per modificarli.
Chiudiamo il passato e il percorso si aprirà a reali opportunità.
Quando torniamo consapevolmente al nostro passato e guardiamo una ferita mentale con piena prontezza e consapevolezza, diventerà una forza di guarigione.
Una ferita interiore non era stata guarita prima perché era stata fatta per ignoranza ed era rimasta lì per mancanza della nostra attenzione.
La luce della Coscienza è un rimedio, cura le nostre ferite mentali senza che dobbiamo fare altro per il recupero.
Quando la coscienza vigile raggiunge una ferita mentale, la ferita guarirà, svanirà e scomparirà.
Con la scomparsa della ferita, scomparirà anche il modello di comportamento generato da quella particolare ferita.
Questo è l’inizio di veri cambiamenti nella nostra vita, poiché non solo cambia il nostro comportamento, ma torniamo anche a una delle qualità elementari della nostra vita: l’attenzione vigile e cosciente.
Quell’attenzione ci salverà da ulteriori danni mentali. È così che lentamente arriviamo alla porta di casa che conduce a una vita di qualità completamente nuova.