Il sesto senso esiste davvero,è generato dalla ghiandola pineale.
E’ il nostro terzo occhio di cui non ne siamo a conoscenza,comprende tutti gli altri sensi
La ghiandola pineale è un meta-organo sensoriale che include i 5 sensi e la mente,è potentissimo…
La ghiandola pineale o epifisi è una ghiandola endocrina delle dimensioni di una nocciola, sporge all’estremità posteriore del terzo ventricolo (nel centro geometrico del cranio).
Appartiene all’epitalamo ed è collegata mediante alcuni fasci nervosi pari e simmetrici (peduncoli epifisari), alle circostanti parti nervose.
Le sue cellule, i “pinealociti” producono la melatonina che regola il ritmo circadiano sonno-veglia, reagendo alla poca luce.
Conosciuta fin dall’era antica, anche per la sua frequentissima calcificazione in età matura, questa ghiandola
di circa 1 cm di lunghezza, 0.5 cm di larghezza e 500 mg di peso, è uno dei centri dell’organizzazione circadiana dell’organismo.
Per Cartesio la ghiandola pineale è il punto privilegiato dove mente (res cogitans)
e corpo (res extensa) interagiscono, in quanto unica parte del cervello a non essere doppia.
E’ il terzo occhio spirituale, la nostra visione interiore ed è considerata la sede dell’anima.
Il terzo occhio, l’occhio interiore, è un concetto mistico ed esoterico, che si riferisce in parte
al chakra ajna di certe tradizioni spirituali orientali ed occidentali.
Si dice anche sia la porta che porta i regni interiori e a spazi di consapevolezza elevata.
Il terzo occhio è una parte naturale di ognuno, ma è un meta-organo.
Si compone di tutti i sensi e della mente che lavorano all’unisono come organo sensoriale più ampio e piu’ potente.
Quale “senso” il terzo occhio puo’ essere usato in vari modi.
Apre i nostri sensi agli schemi che ci circondano.
Lo usano i veggenti per connettersi e rispondere a delle domande .
E’ parte dell’empatia: quando una persona puo’ toccare e sentire le emozioni degli altri.
E’ possibile usare il terzo occhio per apprendere come percepire, visualizzare e interpretare l’energia che ci circonda.
Quando vediamo con gli occhi fisici, possiamo vedere attraverso il corpo fisico.
Il terzo occhio non è parte del corpo fisico, ma del corpo sottile.
Questa la ragione per cui la fisiologia non puo’ credere che esista.
Quando il tero occhio è in funzione possiamo entrare in un’altra dimensione.
E riuscire a vedere le cose che non sono visibili all’occhio fisico, ma visibili invece a quello sottile.
Nelle Upanishads, l’essere umano è paragonato ad una città con 9 porte:
i due occhi, le due orecchie, le due narici, la bocca, l’uretere e l’ano, che portano all’esterno, al mondo sensoriale.